Il Centro-destra vince le elezioni. Giorgia Meloni – premier in pectore – al lavoro per formare una squadra di Governo. Obiettivo: garantire la continuità con Draghi.
Alla fine la rivoluzione c’è stata, con i sondaggi, messi in dubbio all’ultimo minuto, che in realtà questa volta hanno azzeccato il vincitore, che ha un solo nome, non tre come i protagonisti dell’alleanza di Centro-destra. L’unico vero vincitore delle elezioni è Giorgia Meloni, ora alle prese con la complicata operazione di mettere insieme una squadra di Governo che tenga insieme tutte le istanze che questo successo porta con sé.
Un Governo credibile sul fronte internazionale, capace di far superare le perplessità che molte cancellerie europee hanno sollevato sulla premier in pectore. Giorgia Meloni sarà anche la prima donna alla guida del Governo nella storia repubblicana, ma per chi ci guarda da fuori è la prima premier post fascista, amica di Orban, che fino all’altroieri metteva in discussione l’Europa e le sue regole.
Regole che ora dovranno essere rispettate.
Il Governo “Meloni I” dovrà poi essere preparato e in grado di affrontare la crisi economica che sta acquistando sempre più velocità. Arriverà presto il momento di scelte difficili, di piazze in protesta, di aziende con l’acqua alla gola. Serviranno capacità, fermezza e anche in questo caso credibilità, per tenere sotto controllo la situazione.
E poi ci sono i nodi politici. Tanto la Lega quanto Forza Italia si sentono “vincitori alla pari” e non lesinano richieste di ministri e super ministeri che possano dar valore – questo è il caso di Salvini – a una propria campagna elettorale permanente.
In questi primi giorni di trattative Meloni è stata perentoria: “Mi gioco l’osso del collo, non posso permettermi di costruire un Governo qualsiasi”. Un modo neanche tanto diplomatico per dire che Salvini difficilmente potrà sedersi al ministero dell’Interno, così come le ambizioni di Licia Ronzulli per un dicastero “davvero pesante” sembrano destinate a non essere accolte… CONTINUA A LEGGERE